La Giornata del Danubio è stata istituita il 29 giugno 1994, quando a Sofia fu firmata la Convenzione sulla cooperazione per la protezione e l'uso sostenibile del Danubio. Questo, il secondo fiume più lungo d'Europa, con un corso d'acqua di circa 2.850 km dalla sua sorgente nella Foresta Nera in Germania fino al suo bacino idrografico nel Mar Nero in Romania e Ucraina, forma ecosistemi estremamente diversificati e una ricchezza di biodiversità, la cui salvaguardia è al centro della Giornata del Danubio.
Il Danubio attraversa dieci paesi: Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Moldavia e Ucraina e collega milioni di persone che vivono nel suo bacino. Per molte città, soprattutto Vienna, Budapest e Belgrado, il Danubio è anche un importante simbolo storico, economico e culturale, immortalato in numerose opere d'arte, tra cui la composizione musicale più famosa è sicuramente il valzer "Il bel Danubio blu", composto da Johann Strauss il Giovane (25 ottobre 1825 - 3 giugno 1899). Originario di Vienna, è autore di oltre 500 composizioni – valzer, polke, mazurche e operette come "Il pipistrello" e "Lo zingaro barone", che lo hanno reso uno dei compositori più popolari, amati e eseguiti nella storia della musica classica. La musica di Johann Strauss il Giovane, di cui quest'anno celebriamo il 200° anniversario della nascita, trasuda eleganza, ritmo e allegria, e il valzer "Sul bel Danubio blu", simbolo della Vienna del suo tempo, ha da tempo trasceso i confini della tradizione musicale austriaca, diventando una sorta di inno del Danubio.
La celebrazione della Giornata del Danubio non solo ci ricorda l'importanza di questo fiume nella vita di milioni di persone, ma ispira anche sforzi congiunti per preservare le risorse naturali del Danubio, preservare la qualità dell'acqua, proteggere gli ecosistemi del Danubio e preservarne la natura per le generazioni future.
Il Danubio è un fiume che unisce persone, culture e natura e merita la nostra cura e il nostro rispetto. Realizzazione artistica dell'opera: Miroslav Nikolić e Anamari Banjac, Pittore Accademico