L'Università e il centro storico di Alcalá de Henares sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO il 2 dicembre 1998. L'iscrizione ne ha riconosciuto l'unicità come prima città universitaria pianificata al mondo e come Civitas Dei, due modelli replicati nelle Americhe e in Europa. È stato inoltre riconosciuto il suo status di santuario della lingua e della letteratura spagnola, con Cervantes, il suo figlio più universalmente riconosciuto, come icona.
Il Secolo d'Oro culminò in oltre un millennio il percorso di Alcalá lungo i sentieri della storia, iniziato nel I secolo d.C. con il suo consolidamento come municipio romano. Grazie a una posizione geostrategica privilegiata, divenne una città chiave della Spagna centrale durante la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo. Come borgo medievale in cui coesistevano le tre religioni, divenne una città con statuto, una roccaforte sotto la protezione degli arcivescovi di Toledo e sede degli Studi Generali.
E già nell'Età Moderna, divenne un emblema del pensiero e delle arti nella Spagna imperiale, come la triplice Città della Conoscenza, di Dio e delle Lettere. Molte altre "Alcalás" emersero e si sovrapposero nel mondo contemporaneo: la città delle caserme, la città degli archivi, la città dell'aviazione, la città industriale... E tutte hanno lasciato tracce nel paesaggio e nella memoria, plasmando l'Alcalá de Henares del presente: storica e tradizionale, moderna e dinamica.
Un frammento altamente rappresentativo di questa silhouette urbana è quello che fa parte del timbro calcografico dedicatole da Correos: la Plaza de Cervantes nel cuore di Alcalá de Henares; una città antica "distesa al sole", come la immaginò Unamuno, e abbracciata "dal chiaro Henares", come cantò Lope de Vega.