Blas Cabrera Felipe (1878-1945), scienziato universale delle Canarie, nacque ad Arrecife (Lanzarote) nel maggio del 1878. All'età di tre anni si trasferì con i genitori a La Laguna (Tenerife), dove trascorse l'infanzia e l'adolescenza. Incontrò María Sánchez Real, originaria di La Laguna, con la quale avrebbe formato una famiglia con tre figli, Blas, Nicolás e Luis. Dopo gli studi superiori presso l'Instituto de Canarias di La Laguna, si iscrisse all'Università Centrale di Madrid (oggi Università Complutense), dove divenne professore di fisica. Promosse e fu il primo direttore dell'"Istituto Nazionale di Fisica e Chimica", con il sostegno della Fondazione Rockefeller. L'istituto fu inaugurato nel 1932, segnando una svolta nello sviluppo della fisica sperimentale in Spagna, da cui il suo soprannome di "padre della fisica spagnola". Oggi è la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Spagnolo (Consejo Superior de Investigaciones Científicas) e dal 2023 porta il suo nome, "Istituto di Chimica Fisica Blas Cabrera". Ospitò la storica e unica visita di Albert Einstein in Spagna nel 1923. Fece parte dell'élite scientifica europea della prima metà del XX secolo e di quel gruppo unico di "padri della fisica quantistica", insieme ai suoi colleghi Albert Einstein, Marie Curie, Niels Bohr, Erwin Schrödinger e altri grandi scienziati. Fu l'unico spagnolo a far parte del comitato scientifico ristretto dei Consigli "Solvay" di Bruxelles tra il 1928 e il 1933, considerati i congressi più importanti nella storia della fisica e dove furono gettate le basi per gran parte della scienza che ci circonda oggi, come la nanotecnologia e l'era atomica. Il recente recupero della sua memoria e del suo lascito manoscritto inedito, incluso il rimpatrio delle sue spoglie a La Laguna, Tenerife, nel 2022, dal suo ingiusto esilio in Messico dopo la Guerra Civile, ci fa comprendere quanto siamo stati importanti nella storia della fisica, raggiungendo traguardi importanti nella scienza.