Il grande poeta, critico e traduttore croato Antun Branko Šimić, uno dei più importanti poeti croati del modernismo, nacque a Drinovci il 18 novembre 1898. Dopo aver completato tre classi presso il Ginnasio Classico Francescano di Široki Brijeg, soggiornò brevemente a Mostar, si iscrisse alla quarta elementare del Liceo a Vinkovci e continuò gli studi presso il Ginnasio della Città Bassa di Zagabria. All'età di quindici anni pubblicò una poesia sulla rivista "Luč" e, dal 1913 al 1917, pubblicò le prime poesie di liriche paesaggistiche. Dopo aver dovuto abbandonare la scuola superiore perché le autorità scolastiche non consentivano agli studenti di pubblicare opere pubbliche, si dedicò interamente alla scrittura.
Šimić subì grande influenza dalla poesia espressionista tedesca, che conobbe attraverso la rivista "Der Sturm". Nel 1917 lanciò la sua prima rivista, "Vijavica", nella quale sosteneva la libertà dell'arte e criticava lo stato della letteratura, ricevendo però critiche negative. Ha fondato altre due riviste - "Juriš" e "Književnik", e insieme a Milan Begović ha curato brevemente "Savremenik".
La sua unica raccolta di poesie, "Trasformazioni", pubblicata nel 1920, è tra le più importanti della recente poesia lirica croata. Nonostante abbia vissuto in povertà e in circostanze esistenziali instabili, ha lasciato un'opera letteraria di eccezionale importanza. Dopo una grave polmonite contrasse la tubercolosi e morì a Zagabria il 2 maggio 1925.
(Željka Šaravanja)
