Quando Vladislav Ribnikar, fondatore e caporedattore di "Politika", presentò alle autorità nel 1904 una richiesta per il lancio di un nuovo quotidiano, dichiarò che il giornale sarebbe stato politico e indipendente. I colportori che gridarono il nome del nuovo quotidiano per le strade di Belgrado il 25 gennaio 1904, stampato su quattro pagine, con una tiratura di 2.450 copie e venduto per cinque para, diedero inizio a una storia che sarebbe durata 120 anni. Durante tutto questo tempo "Politika" ha conquistato i suoi lettori soprattutto tra i cittadini istruiti e ha scelto i suoi contributori tra importanti creatori culturali e scientifici, come il premio Nobel Ivo Andrić, Miloš Crnjanski, Branko Ćopić, Jovan Dučić, Branislav Nušić, Desanka Maksimović, Slobodan Jovanović, Isidora Sekulić, Tin Ujević, Momo Kapor, Vladimir Bulatović Vib, Mihajlo Petrović, Vasko Popa, ecc. Testi d'autore per "Politika" sono stati scritti anche da Sir Winston Churchill e Thomas Mann.
Durante il periodo dell'occupazione, "Politika" non venne pubblicata: durante la Prima Guerra Mondiale, dal 1914 al 1919, e di nuovo durante la Seconda Guerra Mondiale, dall'aprile del 1941 all'ottobre del 1944. Oggi, "Politika" è un quotidiano politico che tradizionalmente si attiene a standard giornalistici altamente professionali e promuove una cultura del dialogo e della libertà di espressione. Il quotidiano più antico, rispettato e influente dei Balcani è oggi considerato una delle istituzioni nazionali in Serbia, i cui fondatori non solo hanno gettato le basi del giornalismo moderno, ma, fondando questa istituzione unica di cultura e pensiero civico in Serbia, hanno dimostrato che è possibile durare anche nella nostra regione, se le fondamenta sono ben gettate e custodite con cura.
